Parco Valsesia
Quello che continua ad essere conosciuto come "Parco Valsesia", anche se dal 2005 ha assunto la denominazione ufficiale di "Parco in memoria delle
Vittime Italiane nei Gulag", è un parco pubblico di 76.700 m² progettato dall'Ufficio Tecnico Comune di Milano e realizzato nel decennio 1990.
Esso è racchiuso al centro del grande isolato curvilineo definito dagli edifici residenziali di via Valsesia e dal 2007 è sottoposto a vincolo ambientale.
Il parco non è recintato ed è sempre accessibile dalla via Bagarotti e da tre passaggi che si aprono lungo la via Valsesia.
Nel parco sono presenti tre aree giochi, di cui una per i bambini più piccoli e due per i bambini più grandi, e una pista per skating. Ci sono inoltre due
percorsi vita, uno di 400 metri e uno di 800 metri, con le varie stazioni per gli esercizi fisici.
È possibile fare jogging lungo i sentieri del parco, realizzati in autobloccanti, anche se tradizionalmente gli abitanti del quartiere preferiscono correre
lungo il perimetro della via Valsesia, dove trovano meno "traffico" umano e che con i suoi 2 chilometri quasi esatti di lunghezza costituisce un buon riferimento
per percorrenze e prestazioni.
Per quelli che vogliono divertirsi in gruppo sono a disposizione un campo da basket, uno da pallavolo e uno da calcetto.
Lungo i vialetti interni è possibile andare in bicicletta, ovviamente a velocità moderata.
Un'area recintata di ben 4.300 m² è destinata ad area cani,
dove gli animali possono correre liberi senza limitazioni.
Nel periodo primaverile-estivo vengono posizionati nel parco dei servizi igienici mobili, usufruibili anche dai disabili.
Ricca e degna di menzione la flora del parco, che comprende
diverse varietà di aceri (Acer campestre, A. negundo, A. platanoides, A. pseudoplatanus, A. saccharinum), l'albero dei tulipani (Liriodendron tulipifera),
l'acacia di Costantinopoli (Albizia julibrissin), la betulla pendula (Betula pendula), il carpino bianco (Carpinus betulus),
il cedro dell’Himalaya (Cedrus deodara), il bagolaro (Celtis australis), l'albero di Giuda (Cercis siliquastrum),
il faggio (Fagus sylvatica), le farnie (Quercus robur e Quercus r. 'Pyramidalis'), la roverella (Quercus pubescens),
il frassino maggiore (Fraxinus excelsior), lo storace americano (Liquidambar styraciflua), il ginkgo (Ginkgo biloba),
il nocciolo comune (Corylus avellana), il noce nero americano (Pterocarya fraxinifolia), diverse varietà di pioppi (Populus alba, P. nigra, P. x canadensis),
il ciliegio da fiore (Prunus cerasifera), la paulonia (Paulownia tomentosa), la quercia rossa (Quercus rubra),
l'olmo campestre (Ulmus carpinifolia), lo spino di Giuda (Gleditsia triacanthos) e il tiglio ibrido (Tilia hybrida).
Il 10 novembre 2005, alla presenza dell'allora vicesindaco Riccardo De Corato, il parco venne intitolato alle vittime italiane dei gulag.
All'ingresso del parco, verso la via Bagarotti, venne posta una lapide con la seguente dedica:
«Milano ricorda i mille italiani esuli antifascisti, emigrati nella speranza di un mondo migliore, membri della comunità italiana in Crimea che
furono perseguitati in Unione Sovietica, privati della libertà, deportati nel gulag o fucilati negli anni dello stalinismo. 10 Novembre 2005».
Altre zone a verde
Oltre al parco Valsesia, il quartiere usufruisce di
altre importanti aree di verde pubblico.
Tra l'edificato di via Prato e la via Valsesia trova posto la più recente area verde realizzata. Il parchetto, caratterizzato da minuscole collinette
sparse, comprende un'area recintata e attrezzata per i giochi dei bambini.
A sud del quartiere si estende un'ampia zona di rispetto che separa la via Valsesia dalla via Parri e che contiene al suo interno una seconda area cani.
A est, infine, c'è l'area che dovrebbe diventare il futuro Parco del Deviatore Olona e che sarà parte del percorso di parchi pubblici che dal Bosco in Città
consentirà di raggiungere il Parco dei Fontanili quasi senza soluzione di continuità. Lungo il deviatore è disponibile una terza area cani a servizio del
quartiere e dei caseggiati di via Lucca.